Trebisacce
cenni storici – l’economia – info
Trebisacce è situata sulla costa nord-orientale del Mare Jonio, in Calabria e precisamente nella parte settentrionale della pianura di Sibari. E’ un comune di 9.459 abitanti della provincia di Cosenza. Il territorio del comune confina con quelli di Albidona a nord ovest, di Plataci a sud ovest, e di Villapiana a sud, mentre ad est è limitato dal Mar Ionio. E’ caratterizzato da una fascia costiera che si estende per 8 Km, da terrazzamenti e da colline. Il paese si trova a 77 m s.l.m. e con il Monte Mostarico raggiunge un’altitudine di 774 metri. Ha una superficie di 26,65 Kmq.
Il clima di Trebisacce risulta molto influenzato dalla natura morfologica della Piana di Sibari e del massiccio del Pollino http://it.wikipedia.org/wiki/Pollino, che ripara il paese dai venti provenienti da nord e da est. Il riscaldamento è accentuato dal monte Mostarico, che impedisce la circolazione d’aria tra terra ferma e mare. La catena dellahttp://it.wikipedia.org/wiki/Sila Sila fa da scudo per le correnti da sud-est e la penisola salentina riscalda l’aria proveniente dai Balcani. Le temperature difficilmente salgono d’estate sopra i 40° e difficilmente d’inverno scendono sotto i 3°. Le precipitazioni annue sono intorno ai 550 mm con una frequenza di 62 giorni.
Dall’Unità d’Italia ad oggi l’evoluzione demografica è stata positiva.
Trebisacce è situata sulla costa nord-orientale del Mare Jonio, in Calabria e precisamente nella parte settentrionale della pianura di Sibari. E’ un comune di 9.459 abitanti della provincia di Cosenza. Il territorio del comune confina con quelli di Albidona a nord ovest, di Plataci a sud ovest, e di Villapiana a sud, mentre ad est è limitato dal Mar Ionio. E’ caratterizzato da una fascia costiera che si estende per 8 Km, da terrazzamenti e da colline. Il paese si trova a 77 m s.l.m. e con il Monte Mostarico raggiunge un’altitudine di 774 metri. Ha una superficie di 26,65 Kmq.
Il clima di Trebisacce risulta molto influenzato dalla natura morfologica della Piana di Sibari e del massiccio del Pollino http://it.wikipedia.org/wiki/Pollino, che ripara il paese dai venti provenienti da nord e da est. Il riscaldamento è accentuato dal monte Mostarico, che impedisce la circolazione d’aria tra terra ferma e mare. La catena dellahttp://it.wikipedia.org/wiki/Sila Sila fa da scudo per le correnti da sud-est e la penisola salentina riscalda l’aria proveniente dai Balcani. Le temperature difficilmente salgono d’estate sopra i 40° e difficilmente d’inverno scendono sotto i 3°. Le precipitazioni annue sono intorno ai 550 mm con una frequenza di 62 giorni.
Dall’Unità d’Italia ad oggi l’evoluzione demografica è stata positiva
L’abitato.
L’abitato è suddiviso in due zone: quella antica detta, comunemente, Paese (o centro storico), si trova arroccata su un pianoro; quella in basso, detta Marina, è invece, situata lungo il litorale Jonico.
L’antico borgo è circondato da mura innalzate nel XVI secolo per difendere l’abitato dalle incursioni dei Saraceni. Un tempo la cinta muraria, nota come Bastione, era accessibile da quattro porte chiamate San Leonardo, Annunziata, San Martino e Sant’Antonio. E’ definita il “balcone dell’Alto Jonio” e da qui, si può gustare uno straordinario panorama.
Di particolare interesse risulta la Chiesa di S. Nicola di Mira eretta nel 1040 in epoca bizantina e ricostruita, più tardi, in stile barocco, con i tipici cerchi di coppi circondanti la cupola e il campanile basiliano del XII secolo coi caratteristici pennacchi interni.
La parte nuova della cittadina, chiamata , comunemente, Marina, consiste di buona parte delle case padronali della vecchia Marina di Trebisacce costruite intorno al 1900 e precedente a questa data la costruzione di due Taverne: quella di Pucci frequentata da montanari provenienti dalla Basilicata in cerca di lavoro stagionale e quella dei Chidichimo, con attiguo magazzino, frequentata da lavoratori del luogo.
Nel 1895 venne costruito il palazzo Aletti a scopo balneare, chiamato stabilimento, e che attualmente è sede dell’IPSIA “E. Aletti”.
Accanto alle vecchie costruzioni ,e con la costruzione della ferrovia, altre se ne sono aggiunte cambiando lo scenario del litorale : gli uliveti andavano man mano scomparendo per lasciare spazio ad una richiesta di case sempre in aumento.
Sono nati uffici, scuole, banche, palazzi, negozi, l’ospedale ed è stato costruito un bellissimo lungomare che attualmente misura tre km. e offre uno spettacolo serale particolarmente suggestivo: la magnifica vista del Golfo con le lampare che illuminano la notte.