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L’economia
Tra i prodotti tipici si annoverano la sardella http://it.wikipedia.org/wiki/Sardina_pilchardus (in dialetto trebisaccese “sardicella” o “nuda” o “nudicella”) e le specialità marinare a base di pesce azzurro. Da non dimenticare il “ Biondo tardivo” una specialità di arance tipica di Trebisacce
Gli agrumi sono sempre stati alla base dell’economia locale, ancora oggi esportati in tutta Italia.
Qui viene coltivato un tipo di arancia “ il biondo tardivo” che si distingue dalle altre varietà per la tarda maturazione e per la sua succosità. Numerose sono le aziende che operano nel settore agro-alimentare e che utilizzano questo frutto per immettere nel mercato prodotti di prima qualità
Altra attività molto praticata è la pesca: motopescherecci e barche salpano ogni giorno per rientrare a sera carichi di pesce. Il mercato ittico di Trebisacce è un punto di riferimento per tutti i pescatori del litorale.
Nel Novecento un forte impulso all’economia è stata data dalla costruzione della linea ferroviaria ( fine Ottocento), dalle industrie di laterizie e cemento, nonché dalla funzione
del pontile come attracco peschereccio e come approdo per scambi commerciali.
Alle attività agro-marinare si sono affiancate quelle commerciali: sono nati diversi negozi, pubblici esercizi e si sono avviati i servizi per il turismo e la ristorazione. Sono questi i primi segni di cambiamento da un’economia agro-marinara a terziaria.
Negli anni ’80 del secolo scorso si definisce il passaggio a cittadina terziaria: aumentano le scuole superiori, le aziende dei servizi collettivi ( ospedale, società di autolinee).
Nascono alcune attività imprenditoriali:
“Bioagrumi e Solefrutta” azienda di trasformazione e confetture di arance | |
“Miele Carlicillo” dell’azienda agricola Carmela Tufaro. | |
“Laboratorio di trasformazione e conservazione ittico” dove si utilizzano i metodi degli anziani pescatori che adoperano sale e peperoncino calabrese per la lavorazione della “nudicella “ nota anche come “rosamarina”, il noto caviale dei poveri. | |
Aziende di lavorazione delle olive e produzione dell’olio extra vergine di oliva. |
Gli agrumeti rappresentano la principale risorsa del settore agricolo. Si trovano nella zona nota come “ vigne” compresa tra la sponda del torrente saraceno, la statale 106 Jonica, il paese di Trebisacce e contrada Marzuca.
Si è conservato il termine “vigna” perché prima della coltivazione degli agrumi (arance, limoni) in quei terreni si coltivava la vite; i proprietari sono i cosiddetti vignaruoli.
La varietà principale del frutto è il “biondo comune” dalle eccezionali caratteristiche organolettiche.
Fino al 1960 la vendita avveniva a migliaia, oggi, invece, si vende a chili oppure a “muzzo” nel senso che la quantità è stimata ad occhio. I campi di aranci si definiscono a “ cozza”; una cozza equivale a 100 metri quadrati.
Gli agrumeti sono attraversati da cunette in cui scorre l’acqua dette lacquari.